Un nome, una definizione. Non soltanto per Regina Schrecker, ma per tutte quelle donne che, con il suo lavoro e il suo costante impegno nel mondo della moda, ha contribuito rendere “belle” ai loro stessi occhi. Cosmopolita per vocazione, versatile e attenta al sociale, Regina Schreker ha messo ha dato vita un programma di studio dedicato alle donne portatrici di handicap, dimostrando che non esistono barriere o menomazioni, e che una società davvero civile non può alimentare sentimenti discriminatori verso nessun essere umano. Un progetto, il suo “Comunque bella”, che nel 2016 le è valso il Premio Internazionale Semplicemente Donna nella categoria “Imprenditoria per il sociale”.

Una ricercatrice di risonanza internazionale, ma soprattutto un medico che ha compreso quanto sostegno e supporto siano importanti nella lotta alla malattia e alla violenza. La dottoressa Amalia Cecilia Bruni è la direttrice del Centro regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, una donna che, con tenacia e determinazione, è riuscita a realizzare il suo sogno nella terra che l’ha vista nascere. La sua attività di studio attenta e meticolosa l’ha portata all’individuazione della Nicastrina, una nuova proteina presente nelle membrane neuronali, così battezzata in onore delle famiglie calabresi che hanno collaborato alla realizzazione della sua indagine. Il suo impegno nello studio delle demenze degenerative, in particolare l’Alzheimer, e il suo approccio alla malattia sono le motivazioni che hanno spinto il Premio Internazionale Semplicemente Donna ad accordarle, nel 2015, il riconoscimento per la “Ricerca scientifica”.

Vittoria Doretti vive da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne. La sua professione di medico anestesista l’ha portata, nella quotidianità, a scontrarsi spesso con terribili episodi di violenza. Quella stessa violenza, subdola e terribile, che ha deciso di combattere ideando il “Codice Rosa”, un protocollo operativo dedicato alle vittime di violenza di genere e di crimini d’odio, recepito nelle linee guida nazionali in tema di assistenza e soccorso. Un percorso volto a prendersi cura delle donne maltrattate ed una rete che, nel corso degli anni, ha permesso a tantissimi casi di violenza di venire a galla. Il lavoro e l’impegno della dottoressa Doretti è stato segnalato dal Premio Internazionale Semplicemente Donna nel 2016 con il riconoscimento per la “Prevenzione sociale”.

In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la vicepresidente del Premio Semplicemente Donna, Chiara Fatai lancia il suo messaggio virtuale. Quel messaggio che è, fin dalla prima edizione, il fondamento della manifestazione di cui è organizzatrice insieme al presidente Angelo Morelli. Sensibilizzare, educare e combattere la violenza di genere, in qualsiasi forma essa si presenti, è possibile, azionando la leva del cambiamento e confrontandosi con le giovani generazioni.

Genetista clinica e di ricerca per le malattie ereditarie, Widad Akreyi è una figura simbolo della lotta per la difesa dei diritti umani. Una missione che l’ha costretta a lasciare il suo paese d’origine e a vedere messa a repentaglio la sua stessa vita e quella della sua famiglia. Il suo impegno, volta a difendere anche la parità di genere e l’emancipazione femminile in Medio Oriente e nel Nord Africa l’ha spinta a diventare la co-fondatrice di una ONG che promuove la pace e la democrazia attraverso le relazioni diplomatiche. Un impegno che non è passato inosservato al Premio Internazionale Semplicemente Donna che, nel 2018, le ha conferito il riconoscimento “Diritti umani”.

In questo 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, non poteva mancare il pensiero di Patrizia Macchione che, da tre anni, svolge il ruolo di presidente di giuria del Premio Semplicemente Donna, lavorando con il comitato organizzatore per promuovere i valori del rispetto e dell’educazione nella battaglia alla violenza di genere.

Afonso Carbonar è il Console generale del Brasile a Roma e, nel 2017, ha ricevuto il Premio Internazionale Semplicemente Donna come “Personaggio uomo per i diritti umani”. Un riconoscimento che non poteva non spettargli visto il suo impegno, da sempre, volto a contrastare le violenze che affliggono donne e minori. Con il suo arrivo, il lavoro dell’Ambasciata brasiliana si è arricchito di strategie e progetti innovativi tesi ad azionare la leva della prevenzione nei contesti relativi alla violenza di genere. 

Sono passati ormai sei anni dal giorno della premiazione di Manuela Dviri che, nel 2014, è diventata la nostra “Donna per la pace”. Una definizione che è più un ringraziamento nei confronti di una donna che è italiana, israeliana ed anche palestinese.

Il calcio è una disciplina sportiva capace, senza dubbio, di influenzare il grande pubblico. E l’AIC – Associazione Italiana Calciatori ha deciso di impiegare tutta la visibilità di cui lo sport gode per lanciare un messaggio di solidarietà, impegno e di rispetto dei diritti umani. Dentro e fuori il campo, la partita più importante è quella della vita. Una vita che non sorride a tutte quelle donne vittime di violenza e discriminazione di genere. Tuttavia, progetti come quello promosso dell’AIC sono un raggio di luce e di speranza. Ed è per questo che #facciamogliuomini si è meritato il Premio Internazionale Semplicemente Donna nella categoria “Personaggio uomo per i diritti umani”.

Marina Spadafora, da sempre vive, la moda come una missione, tanto che il suo lavoro di stilista si fonda principalmente sul binomio etica-estetica. Proprio questa forte componente valoriale, applicata ad un mondo del fashion, troppo spesso etichettato in maniera superficiale, è la motivazione per la quale Marina ha ricevuto, nel 2017, il Premio Internazionale Semplicemente Donna nella categoria “Imprenditoria e solidarietà per il sociale”.