AMALIA CECILIA BRUNI: "LA VIOLENZA DI GENERE E' UN FENOMENO CHE NESSUN ESSERE PENSANTE PUO' VOLER ACCETTARE

Una ricercatrice di risonanza internazionale, ma soprattutto un medico che ha compreso quanto sostegno e supporto siano importanti nella lotta alla malattia e alla violenza. La dottoressa Amalia Cecilia Bruni è la direttrice del Centro regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, una donna che, con tenacia e determinazione, è riuscita a realizzare il suo sogno nella terra che l’ha vista nascere. La sua attività di studio attenta e meticolosa l’ha portata all’individuazione della Nicastrina, una nuova proteina presente nelle membrane neuronali, così battezzata in onore delle famiglie calabresi che hanno collaborato alla realizzazione della sua indagine. Il suo impegno nello studio delle demenze degenerative, in particolare l’Alzheimer, e il suo approccio alla malattia sono le motivazioni che hanno spinto il Premio Internazionale Semplicemente Donna ad accordarle, nel 2015, il riconoscimento per la “Ricerca scientifica”.

“Il 25 novembre è la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Già da qualche anno, l’ISTAT diffonde dei dati allarmanti. Nel 2014, le donne tra i sedici e i settant’anni che avevano subito violenza erano circa 7 milioni. Un numero spaventoso. Un fenomeno drammatico che sembra inarrestabile e che, sicuramente, è sottostimato e che nessun essere pensante può voler accettare.

Tutti noi dobbiamo combattere e far sentire alta la nostra voce contro questo fenomeno. Io sono un medico neurologo, ricercatore e mi occupo di demenze e malattie come l’Alzheimer. E so anche quanta violenza si consuma all’interno delle mura domestiche, spesso e volentieri, su queste nostre pazienti così fragili.

Noi tutti, qualsiasi sia la nostra categoria professionale di appartenenza, dobbiamo esprimere alla società intera il nostro disgusto per la violenza sulle donne. Noi tutti dobbiamo sostenere le associazioni che lavorano in questa direzione come l’associazione Semplicemente Donna che ha costruito questo premio internazionale straordinario. Io sono onorata di averlo ricevuto circa cinque anni fa e di averlo condiviso con delle donne straordinarie che si battono nel mondo per la tutela dei diritti della donna. Finché c’è donna c’è assolutamente speranza.”

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